PONTECORVO - «La scuola è il luogo dell'integrazione e dobbiamo
investire su di essa. Scuola, sport e ragazzi rappresentano il futuro
del Paese».
Lo ha detto il ministro dell'Integrazione, Andrea Riccardi, in visita oggi pomeriggio allo stadio di Pontecorvo, dove ha incontrato il giovane calciatore dello Sporting che è stato oggetto sabato scorso di un insulto razzista durante una gara del campionato Juniores provinciale.
Ad accogliere il ministro c'erano il presidente del Pontecorvo e l'intera squadra Juniores. «Sono gesti che offendono il Paese e la sua storia - ha aggiunto Riccardi -. Sono venuto qui da ministro dell'Integrazione per testimoniare la mia vicinanza al giovane calciatore di origine africana insultato e per stigmatizzare un episodio sgradevole. Questa è una terra generosa, accogliente e ospitale. Però non possiamo sottovalutare piccoli o grandi gesti di disprezzo perchè la malapianta del disprezzo diventa razzismo e il razzismo diventa violenza», ha concluso il ministro.
Il nuovo caso di razzismo nel calcio, dopo quello che aveva visto vittima il centrocampista del Milan Kevin Prince Boateng durante un'amichevole a Busto Arsizio, è avvenuto sabato scorso durante la gara del campionato Juniores tra Sant'Elia Fiumerapido e Sporting Pontecorvo.
Da quanto emerso, un calciatore di diciassette anni, originario del Marocco, è stato offeso sul finire della gara: qualcuno, dall'esterno del campo di gioco, gli ha rivolto un insulto razzista, lui si è tolto la maglia ed è uscito dal terreno, seguito dai suoi compagni di squadra.
Lo ha detto il ministro dell'Integrazione, Andrea Riccardi, in visita oggi pomeriggio allo stadio di Pontecorvo, dove ha incontrato il giovane calciatore dello Sporting che è stato oggetto sabato scorso di un insulto razzista durante una gara del campionato Juniores provinciale.
Ad accogliere il ministro c'erano il presidente del Pontecorvo e l'intera squadra Juniores. «Sono gesti che offendono il Paese e la sua storia - ha aggiunto Riccardi -. Sono venuto qui da ministro dell'Integrazione per testimoniare la mia vicinanza al giovane calciatore di origine africana insultato e per stigmatizzare un episodio sgradevole. Questa è una terra generosa, accogliente e ospitale. Però non possiamo sottovalutare piccoli o grandi gesti di disprezzo perchè la malapianta del disprezzo diventa razzismo e il razzismo diventa violenza», ha concluso il ministro.
Il nuovo caso di razzismo nel calcio, dopo quello che aveva visto vittima il centrocampista del Milan Kevin Prince Boateng durante un'amichevole a Busto Arsizio, è avvenuto sabato scorso durante la gara del campionato Juniores tra Sant'Elia Fiumerapido e Sporting Pontecorvo.
Da quanto emerso, un calciatore di diciassette anni, originario del Marocco, è stato offeso sul finire della gara: qualcuno, dall'esterno del campo di gioco, gli ha rivolto un insulto razzista, lui si è tolto la maglia ed è uscito dal terreno, seguito dai suoi compagni di squadra.