(ASCA) - Roma, 11 dic - ''E adesso non torniamo alla Seconda Repubblica'': lo afferma il ministro Andrea Riccardi in un intervento sul prossimo numero del settimanale Famiglia Cristiana. ''La vera questione che si ripropone oggi'', scrive Riccardi, ''e' lo scenario della Seconda Repubblica: Berlusconi contro la sinistra. E' la polarizzazione che ha fatto perdere di vista i problemi reali, nel gorgo di una politica emozionale e di campagne personali. Eppure, e' chiaro che la Seconda Repubblica non ha avuto la capacita' di guidare l'Italia''.
''Perche' tornare indietro? Lo vogliono gli italiani?'', si chiede il ministro. ''Le elezioni siciliane hanno mostrato che tanti ormai non votano perche' non credono piu' in questa politica. E' la sconfitta piu' grande della nostra democrazia''.
Allora la domanda e': ''esiste un consenso elettorale all'Italia che Mario Monti rappresenta?''. ''La sua eredita' e il suo europeismo sono stati respinti dalla destra. La sinistra di Bersani sembra avere un'altra agenda. Il Governo Monti rischia di diventare una parentesi in cui i partiti hanno chiamato un saggio arbitro per un po' di respiro''.
''Invece'', conclude Riccardi, ''Monti ha rappresentato il sentire di parecchi italiani. Gli attori politici e la societa' civile debbono verificare se c'e' un consenso elettorale a questo sentire. In questi giorni si vedra' come ciascuno si prendera' le proprie responsabilita'. Altrimenti, assisteremo a un prolungamento doloroso della Seconda Repubblica''.